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Se hai la bocca secca non sottovalutare il sintomo, spesso è l’inizio di una malattia difficile da trattare: corri dal medico

Quali sono le cause del fastidio della bocca secca? E quali i rimedi che si possono mettere in atto per risolvere il problema?

La bocca secca, conosciuta in ambito medico come xerostomia, è una condizione comune che può interessare persone di tutte le età. Essa si verifica quando la produzione di saliva da parte delle ghiandole salivari è insufficiente, causando fastidi e problematiche sia a livello orale che sistemico. La saliva gioca un ruolo cruciale nella digestione e nella salute orale, fungendo anche da barriera protettiva contro batteri e funghi nocivi. In questo articolo, esploreremo le cause della bocca secca, i suoi sintomi e i rimedi più efficaci per contrastarla.

Bocca secca: sintomi e cause

La xerostomia si manifesta con una serie di sintomi che possono variare in intensità. I pazienti affetti possono avvertire una sensazione di secchezza nelle mucose orali, rendendo difficile la deglutizione e la fonazione. Questo deficit di saliva può alterare anche la percezione del gusto, rendendo i pasti meno piacevoli. Altri sintomi comuni includono labbra screpolate, alitosi, difficoltà a mantenere una corretta igiene orale e predisposizione a infezioni fungine, come la candidosi orale. In alcuni casi, la bocca secca può associarsi a mal di gola e malattie gengivali, aggravando ulteriormente il disagio del paziente.

Le cause della bocca secca sono molteplici e possono essere suddivise in diverse categorie.Una delle cause più comuni è la disidratazione, che può derivare da un apporto insufficiente di liquidi, dall’eccessivo consumo di alcol o da una dieta ricca di alimenti salati. In condizioni normali, le ghiandole salivari producono tra 1 e 1,5 litri di saliva al giorno, e qualsiasi fattore che comprometta questa produzione può portare a xerostomia.

come risolvere il problema della bocca secca
Rimedi per la bocca secca – altaformazionemusicale.it

Molti farmaci possono causare bocca secca come effetto collaterale. Tra questi, troviamo antidepressivi, antistaminici, farmaci per l’ipertensione e alcuni trattamenti per l’incontinenza urinaria. È fondamentale che chi assume questi farmaci ne parli con il proprio medico per valutare possibili alternative. Il consumo di tabacco, sia fumato che masticato, così come l’uso di sostanze stupefacenti come marijuana e cocaina, possono aggravare la condizione di secchezza orale. Anche l’abuso di alcol contribuisce alla disidratazione e alla riduzione della produzione di saliva.

Diverse condizioni patologiche possono essere responsabili della bocca secca. Tra queste spicca la sindrome di Sjögren, una malattia autoimmune che colpisce le ghiandole salivari. Anche il diabete, le malattie della tiroide come l’ipertiroidismo e alcuni disturbi neurologici come il morbo di Parkinson possono contribuire a questa problematica. Inoltre, ostruzioni nasali che costringono a respirare attraverso la bocca possono intensificare la sensazione di secchezza.

La diagnosi di xerostomia viene effettuata attraverso un’attenta anamnesi da parte del medico o del dentista, che esamina i sintomi e la storia clinica del paziente. L’ispezione della cavità orale, unita a esami ematici o a tecniche di imaging, può rivelare la causa sottostante. Un semplice test casalingo consiste nell’ingestire cracker o riso secco: se si riscontrano difficoltà a masticare o deglutire, il test è considerato positivo.

Rimedi per la bocca secca

Il trattamento della bocca secca varia in base alla causa scatenante. In alcuni casi, la sospensione di farmaci responsabili della xerostomia può portare a un miglioramento. L’uso di collutori specifici e di umettanti artificiali in spray può alleviare i sintomi, mimando l’effetto della saliva. Anche il consumo di chewing gum o caramelle senza zucchero può stimolare la produzione salivare.

È fondamentale mantenere una buona igiene orale e adottare abitudini salutari, come bere regolarmente acqua e umidificare gli ambienti in cui si soggiorna. In caso di ghiandole salivari funzionanti, si possono considerare farmaci scialagoghi, come l’anetoltritione e la pilocarpina, in grado di aumentare il flusso salivare.

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