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Scoperto il segreto della felicità, i benefici sono immensi ma tutti lo sottovalutiamo: ti senti un Re

La vera sfida per molti è riconoscere l’importanza di queste attività e trovare il coraggio di intraprenderle.

In un’epoca in cui la società tende a sottovalutare la terza età, un recente studio ha rivelato che la felicità e il benessere dopo i 65 anni non solo sono possibili, ma anche essenziali per mantenere una qualità della vita elevata.

La ricerca, condotta su un campione di anziani in diverse parti del mondo, ha messo in luce un legame significativo tra il modo in cui si trascorrono gli anni della pensione e il livello di soddisfazione personale.

Rischi della pensione e depressione

Uno dei principali rischi che si corrono una volta raggiunta la pensione è la depressione. Molti pensionati, infatti, si trovano a fronteggiare un cambiamento radicale nella loro routine quotidiana, passando da un’esistenza frenetica e piena di impegni a una vita più statica, che può portare a una sensazione di smarrimento.

Questo mutamento, se non affrontato con consapevolezza, può generare un circolo vizioso che non solo influisce sulla salute mentale, ma anche su quella fisica.

Attività fisica e mentale

In particolare, è emerso che nei Paesi del Nord Europa, come Danimarca e Svezia, gli anziani tendono a essere più felici e attivi rispetto a quelli di altre regioni, inclusa l’Italia. Ma qual è il segreto di questa felicità? La risposta sembra risiedere nell’approccio alla vita post-pensionistica. È fondamentale mantenere una certa attività, sia fisica che mentale, per prevenire il calo dell’energia e della motivazione.

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L’importanza dell’attività fisica – altaformazionemusicale.it

La prima tentazione, una volta raggiunta la pensione, è quella di dedicarsi al riposo. Tuttavia, questo stato di inattività prolungato può rivelarsi controproducente. Lo studio ha dimostrato che gli anziani che trovano il modo di impegnarsi in attività ricreative, siano esse fisiche come il trekking e il giardinaggio, o intellettuali come i giochi di enigmistica e le parole crociate, tendono a sentirsi più soddisfatti. L’atto di riscoprire passioni dimenticate o di dedicarsi a nuovi hobby non solo arricchisce la vita quotidiana, ma crea anche un circolo virtuoso di benessere.

Importanza della vita sociale

Inoltre, il mantenimento di una vita sociale attiva è un altro fattore determinante. La solitudine, infatti, è un problema comune tra gli anziani, che può portare a sentimenti di isolamento e depressione. Partecipare a gruppi di interesse, corsi o eventi comunitari non solo offre l’opportunità di socializzare, ma stimola anche la mente e il corpo. La condivisione di esperienze e la creazione di nuovi legami possono significativamente migliorare il senso di appartenenza e, di conseguenza, la felicità.

È quindi chiaro che il segreto della felicità dopo i 65 anni risiede non solo nel riposo, ma nella capacità di rimanere attivi, di coltivare passioni e di mantenere relazioni sociali significative. Questo approccio proattivo verso la vita non solo contrasta il rischio di depressione, ma promuove anche una vita più piena e soddisfacente.

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