L’uso quotidiano di integratori di proteine tra gli adolescenti sta diventando una tendenza sempre più diffusa in Italia, suscitando l’attenzione degli esperti in nutrizione e salute.
Diverse ricerche e osservazioni cliniche mettono in guardia sui potenziali rischi di un’assunzione non controllata, soprattutto in una fase delicata come quella dell’adolescenza, in cui l’organismo è ancora in fase di sviluppo.
L’aumento dell’uso di integratori di proteine tra gli adolescenti
Negli ultimi anni si è registrata una netta crescita nell’adozione di integratori proteici da parte dei giovanissimi, spesso spinti dalla voglia di migliorare la performance sportiva o di aumentare la massa muscolare. Le palestre, i social media e alcune campagne pubblicitarie contribuiscono a diffondere l’idea che il consumo di questi prodotti sia indispensabile per ottenere risultati rapidi e visibili. Tuttavia, gli specialisti sottolineano come questa pratica debba essere attentamente valutata e guidata.
Secondo dati aggiornati del 2025, circa il 30% degli adolescenti tra i 14 e i 18 anni ha dichiarato di assumere proteine in polvere o barrette proteiche almeno tre volte a settimana. Questo fenomeno è particolarmente marcato nelle aree urbane, dove l’accesso a palestre e centri fitness è più diffuso. Nonostante la percezione comune, l’eccesso di proteine può comportare rischi significativi per la salute, soprattutto se non associato a un adeguato apporto di acqua e a un’alimentazione equilibrata.

Gli esperti evidenziano che l’assunzione quotidiana e non supervisionata di integratori di proteine può causare problemi a livello renale e metabolico. In particolare, un eccesso di proteine può sovraccaricare i reni, organi fondamentali per l’eliminazione delle scorie azotate derivanti dal metabolismo proteico. Nei giovani, questo rischio è amplificato se si considerano le dinamiche di crescita e sviluppo degli organi.
Inoltre, l’abuso di questi prodotti può portare a squilibri nutrizionali: molte volte gli adolescenti, convinti che l’integratore sia un sostituto completo, riducono l’assunzione di nutrienti fondamentali come carboidrati, grassi buoni, vitamine e sali minerali. Tale comportamento può compromettere sia il benessere generale che la performance sportiva stessa.
Le autorità sanitarie italiane hanno ribadito l’importanza di affidarsi sempre a un parere medico o di un dietologo prima di iniziare qualsiasi integrazione proteica. In alcuni casi, infatti, l’uso di questi prodotti è giustificato, ad esempio per chi pratica sport ad alta intensità o per chi ha necessità specifiche legate a patologie o a particolari condizioni fisiche, ma solo se calibrato in base alle esigenze individuali.
La quantità di proteine necessaria varia molto a seconda dell’età, del peso, del livello di attività fisica e delle condizioni di salute di ciascun individuo. Per un adolescente medio, le linee guida aggiornate del 2025 indicano un fabbisogno proteico giornaliero che si aggira attorno a 0,9-1,2 grammi per chilogrammo di peso corporeo. Superare queste dosi abitualmente senza controllo può essere dannoso.
Gli esperti raccomandano di privilegiare un’alimentazione varia ed equilibrata, basata su fonti proteiche naturali come carne magra, pesce, uova, latticini e legumi, riservando l’uso di integratori proteici a situazioni specifiche. Inoltre, è fondamentale associare l’assunzione di proteine a una corretta idratazione e a un adeguato apporto di carboidrati e grassi, essenziali per il corretto funzionamento del metabolismo e per sostenere la crescita muscolare.
Un aspetto spesso trascurato è la qualità degli integratori: non tutti i prodotti in commercio rispettano standard elevati di sicurezza e purezza, e alcuni possono contenere additivi o sostanze potenzialmente dannose. Per questo motivo, è consigliabile rivolgersi a marchi certificati e consultare professionisti qualificati per la scelta del prodotto più idoneo.
Tra le nuove tendenze emerse nel 2025, si segnala l’aumento di integratori a base di proteine vegetali, come quelle estratte da piselli, riso o canapa, che offrono alternative più sostenibili e spesso più digeribili rispetto alle tradizionali proteine del siero del latte. Questi prodotti stanno trovando spazio soprattutto tra i giovani attenti a uno stile di vita sano e rispettoso dell’ambiente.
La crescente diffusione dell’uso di integratori di proteine tra i teenager richiede un approccio equilibrato e consapevole, supportato da informazioni corrette e da un monitoraggio medico appropriato per evitare conseguenze negative sulla salute.