Chirurgo plastico avverte: “Cinque interventi estetici troppo rischiosi, meglio evitarli”. Quali sono e cosa si rischia?
Non tutte le procedure di chirurgia estetica garantiscono sicurezza, anche se promettono risultati estetici sorprendenti. A sottolinearlo è il dottor Sean McNally, rinomato chirurgo plastico di Portland, Oregon, che in una recente intervista al New York Post ha messo in guardia dal sottoporsi ad alcuni interventi considerati particolarmente rischiosi. Secondo McNally, anche il medico più esperto non può escludere completamente il margine di errore, e ci sono procedure che, a suo avviso, non vale la pena affrontare per la pericolosità che comportano.
Le 5 procedure di chirurgia plastica più rischiose secondo un esperto
Il dottor McNally ha elencato cinque interventi di chirurgia estetica a cui personalmente non si sottoporrebbe mai, evidenziandone i rischi potenziali. La sua esperienza pluriennale nel settore lo porta a raccomandare estrema cautela. Sebbene molte persone siano attratte dagli effetti estetici immediati, è fondamentale valutare con attenzione la sicurezza e le possibili complicazioni.
Tra i trattamenti più pericolosi citati dal chirurgo, vi sono:
- Liposuzione estesa: nonostante sia uno degli interventi più richiesti per rimodellare il corpo, può causare gravi complicanze come embolie polmonari o danni agli organi interni, soprattutto se eseguita su grandi superfici o in sedi non idonee.
- Iniezioni di filler non approvati o eseguiti in modo non professionale: l’uso di materiali non biocompatibili o l’iniezione in aree errate può provocare infezioni, necrosi dei tessuti o addirittura eventi fatali.
- Interventi combinati multipli in seduta unica: il tentativo di eseguire più procedure contemporaneamente aumenta significativamente il rischio di complicanze, inclusi problemi anestesiologici e difficoltà post-operatorie.

- Chirurgia invasiva al volto senza adeguati accertamenti pre-operatori: lifting facciali e interventi simili richiedono un’attenta valutazione, poiché un errore può causare paralisi facciale o danni nervosi permanenti.
- Procedimenti sperimentali o non standardizzati: l’adozione di tecniche non ancora validate scientificamente espone il paziente a rischi imprevedibili.
Le parole di McNally richiamano l’attenzione sul fatto che la chirurgia plastica, pur essendo un campo in continua evoluzione, non è mai priva di rischi. Persino i chirurghi più esperti devono fare i conti con l’imprevedibilità di alcune complicazioni. La sicurezza del paziente deve essere sempre al centro del processo decisionale, e questo include una valutazione attenta delle motivazioni personali, delle condizioni di salute generali e della qualità della struttura sanitaria.
Il ruolo dell’informazione e della prevenzione
L’intervista rilasciata al New York Post, uno dei quotidiani più autorevoli e con una lunga tradizione giornalistica negli Stati Uniti, mira a fornire una prospettiva realistica sulle procedure di chirurgia estetica. McNally invita quindi pazienti e potenziali candidati a informarsi con attenzione, a porre domande precise ai chirurghi e a non lasciarsi influenzare esclusivamente da mode o promesse di risultati facili e immediati.
Il chirurgo sottolinea anche quanto sia fondamentale affidarsi a professionisti certificati e a centri specializzati, evitando soluzioni low cost o pratiche improvvisate che spesso sono alla base di incidenti gravi e irreversibili.
La sicurezza in chirurgia estetica non deve mai essere compromessa in nome della bellezza. Anche i migliori specialisti mettono in guardia contro interventi che presentano rischi elevati e che potrebbero avere conseguenze irreversibili sulla salute.