Giocattoli sostanze tossiche Giocattoli sostanze tossiche

Cosmetici e giocattoli per bambini pieni di sostanze tossiche: in Italia è allerta massima

Sollevato un campanello d’allarme riguardo la presenza di sostanze chimiche pericolose in prodotti di uso quotidiano.

Il recente rapporto Safety Gate 2024, pubblicato dall’Unione Europea, ha sollevato un campanello d’allarme riguardo la presenza di sostanze chimiche pericolose in prodotti di uso quotidiano, in particolare cosmetici e giocattoli. Malgrado gli sforzi delle autorità per garantire la sicurezza dei consumatori, i dati rivelano un incremento preoccupante nel numero di segnalazioni relative a prodotti non alimentari contaminati.

Particolarmente allarmante è la situazione in Italia, dove le segnalazioni sono aumentate passando da 825 nel 2023 a 1.089 nel 2024, con i cosmetici che da soli rappresentano il 94% dei casi problematici. Questo scenario mette in evidenza la vulnerabilità dei consumatori, in particolare dei più giovani, che entrano in contatto quotidianamente con questi prodotti.

Sempre più sostanze tossiche nei cosmetici e nei giochi per bambini in Italia, i risultati del nuovo report europeo

Analizzando la provenienza dei prodotti segnalati, emerge che il 61% delle notifiche riguarda articoli provenienti dalla Cina. Tuttavia, quando si considerano i cosmetici, la percentuale di origine cinese scende al 40%, indicando che anche la produzione europea, inclusa quella italiana, è coinvolta nel problema. I prodotti italiani costituiscono il 16% delle segnalazioni.

Giocattoli sostanze tossiche
Sostanze tossiche riguardanti giocattoli e cosmetici (www.altaformazionemusicale.it)

Nel rapporto, i cosmetici emergono come la categoria più problematica, con oltre un terzo delle segnalazioni totali. Tra i più preoccupanti vi è il Lilial (butylphenyl methylpropional), una fragranza sintetica bandita nel 2022 a causa dei suoi effetti potenzialmente nocivi sulla riproduzione. Il report indica che il 97% dei cosmetici segnalati conteneva questa sostanza, evidenziando l’urgenza di una vigilanza più severa sul mercato.

I giocattoli occupano il secondo posto nella lista dei prodotti più pericolosi, con la presenza di sostanze chimiche dannose come i PFAS (sostanze perfluoroalchiliche), noti per la loro persistenza nell’ambiente e per la capacità di accumularsi nel corpo umano. Altre sostanze problematiche includono gli interferenti endocrini e i bisfenoli, che possono compromettere lo sviluppo e la salute dei bambini.

In aggiunta, anche le apparecchiature elettriche risultano problematiche, con il 10% delle segnalazioni riguardanti sostanze tossiche come il piombo, presente nelle saldature, e le paraffine clorurate a catena corta (SCCP), utilizzate in cavi e componenti elettronici. Queste sostanze sono state associate a gravi problemi di salute, tra cui danni al sistema nervoso e riproduttivo.

Tra le sostanze chimiche più frequentemente segnalate, il Lilial spicca per la sua natura altamente pericolosa. Bandito a causa delle sue proprietà cancerogene, mutagene e reprotossiche, il suo utilizzo nonostante il divieto vigente suggerisce una grave lacuna nel controllo delle normative di sicurezza.

Un altro elemento di preoccupazione è il piombo, una neurotossina senza un livello di esposizione considerato sicuro. Le sue conseguenze sulla salute sono devastanti, specialmente nei bambini, poiché può compromettere gravemente lo sviluppo neurologico e fisico.

Le paraffine clorurate a catena corta, comuni in numerosi prodotti elettronici, sono anch’esse sotto osservazione. Queste sostanze, note per la loro capacità di accumularsi negli organismi, sono associate a disturbi ormonali e possibili effetti carcinogeni. Anche gli ftalati, utilizzati per rendere flessibile la plastica e presenti in alcuni giocattoli, rientrano tra le sostanze da monitorare, in quanto interferenti endocrini.

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