Nel cuore della Calabria, si trova uno dei borghi più affascinanti e ricchi di storia della regione: Civita.
Nel cuore della Calabria, immerso nella splendida cornice naturale del Parco Nazionale del Pollino e lungo le suggestive Gole del Raganello, si trova uno dei borghi più affascinanti e ricchi di storia della regione: Civita.
Questo piccolo centro abitato, con poco più di 800 residenti, si distingue non solo per la sua bellezza paesaggistica ma soprattutto per un elemento architettonico unico e sorprendente: le sue case parlanti, o case Kodra, che sembrano avere veri e propri volti umani.
Un borgo dove le case raccontano storie e tradizioni
Civita, situata a circa 450 metri sul livello del mare in provincia di Cosenza, si caratterizza per le sue abitazioni dalle facciate particolari, dove porte e finestre sono disposte in modo da formare espressioni simili a volti umani. Queste strutture, chiamate case Kodra in omaggio all’artista Ibrahim Kodra, catturano l’attenzione e la curiosità di visitatori provenienti da tutta Italia, creando un’atmosfera quasi magica che accompagna chi passeggia per i vicoli del borgo.
Un altro elemento distintivo di Civita sono i comignoli, vere e proprie opere d’arte architettonica e simbolo identitario della comunità albanese arbëreshë che abita il paese. Ognuno di questi comignoli presenta una forma diversa, frutto di un’antica tradizione secondo cui essi non servivano solo a disperdere il fumo dei camini, ma anche a scacciare gli spiriti maligni dalle abitazioni. Questa singolare pratica architettonica rende Civita un luogo unico, dove ogni casa ha una propria personalità e storia da raccontare.

La presenza della comunità albanese in Calabria risale al XV secolo, quando numerosi profughi fuggirono dalle invasioni ottomane in Albania e trovarono rifugio proprio in questo territorio. Civita ospita oggi una delle più significative comunità arbëreshë della regione, che ha saputo conservare usi, costumi e tradizioni antiche, mantenendo viva la propria identità culturale.
Il patrimonio di questa comunità è raccontato e valorizzato nel Museo Etnico Arbëreshë di Civita, dove sono esposti costumi tradizionali, libri, fotografie e oggetti tipici che testimoniano la storia e la vita quotidiana di questi abitanti. Nelle vicinanze, l’Ecomuseo dell’Antica Filanda offre un approfondimento sull’antica lavorazione della lana, attività che in passato rappresentava una risorsa fondamentale per l’economia locale.
L’architettura religiosa di Civita, risalente al XVI secolo, si distingue per le sue chiese e cappelle storiche: la cappella di Sant’Antonio, quella di Santa Maria della Consolazione e la chiesa di Santa Maria Assunta sono testimonianze preziose del patrimonio artistico e spirituale del borgo.
Oltre al patrimonio culturale e architettonico, Civita è immersa in un ambiente naturale di grande fascino. Il torrente Raganello, che lambisce il paese, e le Gole del Raganello rappresentano una meta ideale per escursionisti e amanti della natura. È possibile partecipare a visite guidate lungo i sentieri del canyon, fino a raggiungere il celebre Ponte del Diavolo, un ponte di epoca romana che unisce le due sponde del canyon e che è avvolto da leggende locali.