Fa bene o no bere 2 litri di acqua al giorno come consigliano in molti? La risposta degli esperti è un’altra e rivelano quanta serve davvero.
Con temperature che in molte zone italiane superano i 40 gradi, l’idratazione si conferma un tema cruciale per la salute durante questa estate 2025, che sarà ricordata come una delle più torride di sempre. Ma è davvero corretto seguire la regola classica di bere almeno 2 litri d’acqua al giorno? E quale tipo di acqua è più indicato per affrontare il caldo intenso? Ecco cosa dicono gli esperti e le ultime evidenze scientifiche.
Quanta acqua bere realmente con il caldo record?
Secondo le indicazioni ufficiali del Ministero della Salute, un adulto in condizioni di temperatura normale dovrebbe assumere circa 2 litri di acqua quotidianamente. Tuttavia, con temperature estreme come quelle registrate in questa estate, il fabbisogno può aumentare fino a 2,5-3 litri, soprattutto in presenza di intensa attività fisica o sudorazione abbondante. In pratica, si tratta di circa 12 bicchieri di acqua al giorno.
La dottoressa Silvia Leone, nutrizionista, evidenzia che “la regola dei 2 litri va sempre adattata al clima, all’età, allo stile di vita e alle condizioni di salute“. Aggiunge inoltre che con questo caldo è fondamentale incrementare l’assunzione di liquidi per prevenire rischi seri come la disidratazione, i cali di pressione e i colpi di calore. Un’attenzione particolare va riservata a bambini, anziani e donne in gravidanza, categorie più vulnerabili agli effetti del caldo.

Per anni si è dato per assodato che bere almeno due litri d’acqua al giorno fosse indispensabile per mantenersi in salute. Tuttavia, uno studio pubblicato nel 2022 ha dimostrato che questa regola non è universalmente valida. La ricerca, che ha coinvolto migliaia di persone in differenti paesi, ha mostrato che il fabbisogno idrico varia sensibilmente in base a fattori come età, sesso, attività fisica e condizioni climatiche.
In media, gli uomini necessitano di circa 1,6-1,8 litri al giorno, mentre le donne si mantengono adeguatamente idratate con circa 1,4 litri. Va inoltre considerato che l’acqua contenuta negli alimenti contribuisce in modo significativo al fabbisogno giornaliero. Piuttosto che fissarsi su quantità standard, quindi, è consigliabile ascoltare i segnali del proprio corpo, come la sete e il colore dell’urina, per capire quando è il momento di reintegrare i liquidi.
Consigli pratici per una corretta idratazione
Gli specialisti raccomandano di non aspettare il segnale della sete, che indica già una fase iniziale di disidratazione. È preferibile bere a piccoli sorsi distribuiti nell’arco della giornata, non solo durante i pasti. Vanno evitate le bevande zuccherate, gli alcolici e l’eccesso di caffè, poiché favoriscono la perdita di liquidi.
È utile, invece, arricchire la dieta con frutta e verdura ad alto contenuto d’acqua. In caso di sudorazione abbondante, si consiglia di consumare acque medio minerali, che reintegrano efficacemente sodio e potassio. Per chi trova poco gradevole l’acqua naturale, è possibile aromatizzarla con fette di limone, cetriolo, menta o frutti di bosco, che apportano anche vitamine e sali minerali.
L’acqua frizzante rappresenta un’ulteriore opzione valida: le bollicine possono stimolare la sete e facilitare un maggiore consumo di liquidi.
Questi semplici accorgimenti aiutano a fronteggiare in maniera sicura le giornate più calde, confermando l’importanza di una corretta idratazione come strumento essenziale per la tutela della salute e del benessere generale.