Il nuovo quadro normativo rappresenta dunque un passo importante verso la promozione della mobilità sostenibile nei contesti lavorativi.
È pienamente operativa la nuova disciplina fiscale riguardante i fringe benefit sulle auto aziendali, introdotta dalla Legge di Stabilità 2025, che dal 1° luglio coinvolge tutti i veicoli concessi in uso promiscuo ai dipendenti.
La normativa apporta una significativa revisione nella tassazione, privilegiando le auto elettriche e ibride plug-in, mentre penalizza le motorizzazioni tradizionali a benzina e diesel.
Nuova tassazione sui fringe benefit per le auto aziendali
Secondo quanto previsto dai commi 48 e 48 bis della Legge 207/2025, il calcolo del fringe benefit non si basa più sulle emissioni di CO₂, bensì sul tipo di alimentazione del veicolo. La base di calcolo rimane la percorrenza convenzionale annua di 15.000 chilometri, moltiplicata per il costo chilometrico stabilito dalle tabelle ACI. Su questo importo si applicano le nuove percentuali differenziate:
- 10% per i veicoli elettrici;
- 20% per i veicoli ibridi plug-in;
- 50% per tutti gli altri veicoli, inclusi quelli a benzina e diesel.
Questa modifica rappresenta una svolta rispetto al sistema precedente, che tassava maggiormente le auto con emissioni superiori a 190 g/km, con aliquote variabili dal 25% al 60% in base alla fascia di emissioni. Ora, l’imposizione fiscale è più favorevole per le alimentazioni green, ma più gravosa per i motori endotermici convenzionali.
Differenze tra vecchie e nuove aliquote
Il confronto tra le aliquote prima e dopo la riforma evidenzia un cambio di paradigma:
| Emissioni 0-60 g/km | 25% | 10% (elettrici) |
| Emissioni 61-160 g/km| 30% | 20% (ibridi plug-in) |
| Emissioni 161-190 g/km| 50% | 50% (altri veicoli) |
| Oltre 190 g/km | 60% | 50% (altri veicoli) |

La nuova normativa si applica a tutte le auto aziendali concesse in uso promiscuo ai dipendenti a partire dal 2025. Tuttavia, permane una deroga per i veicoli ordinati nel 2024: se la consegna avviene entro il 30 giugno 2025, si continua ad applicare il vecchio sistema di tassazione. Dal 1° luglio 2025, invece, anche per questi veicoli scatterà la nuova imposizione fiscale.
Implicazioni per le aziende e i lavoratori
La riforma offre un forte incentivo all’adozione di veicoli a basse emissioni, riflettendo una strategia nazionale di sostenibilità ambientale e decarbonizzazione del parco auto aziendale. Le imprese e i dipendenti che utilizzano auto elettriche o ibride plug-in beneficeranno di una riduzione significativa del carico fiscale legato al fringe benefit, mentre chi continua a privilegiare motori tradizionali si troverà a sostenere costi maggiori.
Questa stretta fiscale si inserisce in un contesto più ampio di revisione delle normative automobilistiche, che include anche altre modifiche imminenti come le nuove regole sul bollo auto a partire dal 2026, e interventi in materia di pagamento, fermo amministrativo e passaggi di proprietà.