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Bancarotta per il gigante: tutti hanno acquistato almeno una volta il loro prodotto

Nel mondo degli articoli per la casa e della conservazione degli alimenti, pochi marchi sono riconosciuti come Tupperware. Fondata nel 1946 da Earl Tupper.

Nonostante la sua lunga storia di successo, la notizia della bancarotta del gigante del take away ha lasciato molti clienti e osservatori del settore sorpresi e confusi. Che cosa è successo a questa icona del settore casalingo?

Per comprendere la caduta di Tupperware, è essenziale esaminare vari fattori, tra cui cambiamenti nelle abitudini dei consumatori, l’evoluzione del mercato e le sfide interne affrontate dall’azienda.

Tupperware La caduta di un colosso (altaformazione.it)

Negli anni ’50 e ’60, Tupperware ha rivoluzionato il mercato con i suoi prodotti innovativi e l’originale modello di vendita diretta. Le “Tupperware Parties”, organizzate nelle case dei clienti, non solo promuovevano i prodotti, ma creavano anche una rete sociale di donne che trovavano un’opportunità di guadagno. Questo modello di business ha avuto un enorme successo, permettendo all’azienda di espandersi a livello globale.

Con il passare del tempo, le abitudini dei consumatori sono cambiate drasticamente. L’avvento dei supermercati e dei negozi online ha reso meno attraente il modello di vendita diretta. Le persone hanno iniziato a preferire l’acquisto di prodotti direttamente dagli scaffali dei negozi o con pochi clic online. Questo cambiamento ha reso sempre più difficile per Tupperware mantenere il suo modello di business tradizionale.

Crescente concorrenza nel settore

Un altro fattore decisivo è stata la crescente concorrenza nel settore degli articoli per la casa. Aziende come Rubbermaid, Pyrex e molte altre hanno iniziato a produrre contenitori di plastica e vetro di alta qualità, spesso a prezzi inferiori. Inoltre, il mercato è stato invaso da prodotti a basso costo provenienti dall’Asia, che pur non avendo la stessa qualità dei prodotti Tupperware, hanno attirato i consumatori attenti al prezzo.

Anche le tendenze del consumo sostenibile hanno avuto un impatto significativo. Negli ultimi anni, c’è stata una crescente consapevolezza sull’impatto ambientale della plastica. Molti consumatori hanno iniziato a preferire soluzioni più ecologiche, come contenitori in vetro o acciaio inossidabile, riducendo ulteriormente la domanda per i prodotti Tupperware.

Come é potuto accadere (altaformazione.it)

Ma non sono solo i cambiamenti esterni ad aver colpito Tupperware. L’azienda ha affrontato anche numerose sfide interne. Problemi di gestione e decisioni strategiche discutibili hanno contribuito alla sua crisi. Ad esempio, Tupperware ha tardato ad abbracciare pienamente la vendita online, perdendo una significativa opportunità di mercato. Inoltre, ci sono state segnalazioni di problemi nella catena di approvvigionamento e nell’innovazione dei prodotti, che hanno ulteriormente danneggiato l’azienda.

Un altro aspetto critico è stata la gestione finanziaria. Negli ultimi anni, Tupperware ha accumulato debiti significativi. La mancanza di liquidità ha reso difficile per l’azienda investire in nuove tecnologie e strategie di marketing necessarie per competere nel moderno panorama commerciale. Questo ha creato un circolo vizioso di declino delle vendite e aumento dei debiti, portando infine alla bancarotta.

Cambiamenti nella leadership

Inoltre, la leadership dell’azienda ha affrontato numerosi cambiamenti negli ultimi anni, con una rotazione frequente dei dirigenti. Questa instabilità ha reso difficile per Tupperware sviluppare e implementare una strategia coerente e di lungo termine.

Infine, la percezione del marchio ha giocato un ruolo cruciale. Mentre una volta Tupperware era considerato un simbolo di qualità e innovazione, negli ultimi anni è diventato un marchio percepito come datato e meno rilevante rispetto ai suoi concorrenti più moderni ed eco-friendly.

Roberto Arciola

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