Romina Power: confessione terribile su Al Bano, lo faceva quando stavano insieme

Romina Power è tornata a parlare della sua vita privata e del rapporto con Al Bano Carrisi in un’intervista esclusiva a Verissimo.

L’attrice e cantante ha appena pubblicato il libro Pensieri profondamente semplici. L’abbecedario della mia vita, un’autobiografia in cui si racconta con sincerità e senza filtri, rivelando aspetti mai emersi prima, tra cui i tormenti personali vissuti durante il successo e le difficoltà di una relazione che, nonostante l’affetto, era diventata insostenibile.

Romina Power ha ricordato con affetto la figura di Jolanda, madre di Al Bano, con cui ha avuto un legame profondo e speciale, superiore a quello con il marito.

La donna, inizialmente diffidente verso Romina per la sua carriera di attrice, si è poi affezionata a lei tanto da diventare una figura materna insostituibile. Dopo la morte di Jolanda, Romina ha scelto di non tornare più nella casa di Cellino San Marco, luogo carico di ricordi ma anche di sofferenza.

La fine del matrimonio: tensioni e divergenze di vita

La fine del matrimonio con Al Bano, spesso oggetto di speculazioni mediatiche, è stata chiarita dalla stessa Romina. Ha smentito voci superficiali, come quelle che attribuivano la rottura a presunte dipendenze o a motivazioni legate alla figlia scomparsa Ylenia.

La verità, ha spiegato, è che la convivenza era diventata insostenibile per un malessere interiore profondo: “Quando non stai bene nella convivenza con quella persona e neanche con te stessa, perché restare?”.

Romina ha sottolineato come i loro obiettivi di vita fossero incompatibili: Al Bano amava la fama, la scena, il calore del pubblico, mentre lei desiderava ritmi più lenti per dedicarsi alla sua arte e ritrovare se stessa. La loro vita costantemente in viaggio e sotto i riflettori era per lei fonte di incubi e perdita di identità. La decisione di lasciarsi è stata dunque una scelta di salvezza personale.

Un rapporto oggi distaccato ma rispettoso

Oggi i due sono quasi vicini di casa, ma Romina ammette che il loro rapporto è “buono perché non ci vediamo quasi mai”, segno che le personalità non sono più compatibili.

Nonostante ciò, resta un sentimento di affetto profondo e un legame che dura da quando erano giovani. Non mancano però frecciatine, come quando ha rivelato che Al Bano le aveva suggerito di sottoporsi a un intervento di chirurgia estetica: “Carino, eh?”.

Il dolore per Ylenia: una ferita ancora aperta

Il capitolo più toccante del libro è dedicato a Ylenia, la figlia scomparsa nel 1994, di cui Romina parla al presente, rifiutando di usare la parola “morte”. La cantante continua a cercarla con speranza, convinta che sia viva. Attraverso la riscoperta dei suoi diari ha trovato un segnale nascosto: quando in televisione si toccava il sopracciglio era un messaggio per Ylenia.

Romina descrive la figlia come una ragazza temeraria, curiosa e senza vanità, capace di percepire prima di lei la sua sofferenza. Il dolore per la perdita si accompagna a un forte senso di ingiustizia per come sono state gestite le indagini sulla scomparsa, con la polizia locale che ha mostrato disinteresse e l’FBI che ha declinato il caso, sostenendo che Ylenia fosse maggiorenne e cittadina italiana.

Romina definisce New Orleans una città negativa, teatro di una vicenda più grande di lei, dove crede che la figlia sia stata rapita insieme ad altre ragazze.

La sua fede e spiritualità sono il sostegno che le permette di continuare a credere nel miracolo di un ritorno. Un sacerdote con presunti poteri paranormali le ha assicurato che Ylenia è viva, confermando le stesse sensazioni di altre persone dotate di percezioni extrasensoriali. Romina spera ancora che sua figlia possa leggere il suo libro o vedere le sue interviste e sapere che è attesa da tutta la famiglia.