L’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, ha portato a un cambiamento significativo nelle regole relative all’uso del cellulare.
L’obiettivo principale di queste nuove normative è incrementare la sicurezza stradale e ridurre il numero di incidenti causati dalla distrazione degli automobilisti. Tuttavia, le misure introdotte hanno suscitato polemiche, in particolare per quanto riguarda l’utilizzo di applicazioni di navigazione come Google Maps.
Le nuove regole prevedono sanzioni molto severe per chi utilizza il cellulare mentre è al volante. Queste sanzioni riguardano non solo le chiamate, ma anche l’interazione con applicazioni di navigazione. Anche una semplice consultazione di Google Maps può costare caro: le multe per chi viene sorpreso a interagire manualmente con il proprio smartphone possono variare da 250 a 1.000 euro. In caso di recidiva, la multa può arrivare fino a 1.400 euro, accompagnata da una sospensione della patente che può estendersi fino a tre mesi.
Le uniche eccezioni riguardano l’uso di dispositivi vivavoce o sistemi Bluetooth, che consentono di mantenere le mani sul volante mentre si guidano le conversazioni o si ricevono indicazioni stradali. È fondamentale sottolineare che anche se il telefono è fissato su un supporto, toccarlo per consultare la mappa non è consentito e può portare a sanzioni.
Google Maps: un rischio invisibile
L’uso di Google Maps, che per molti è diventato un alleato imprescindibile durante i viaggi, si trasforma così in un potenziale rischio. La distrazione causata dall’uso del telefono, anche per pochi secondi, può avere conseguenze devastanti. Secondo recenti studi, una frazione di secondo di distrazione può portare a incidenti gravi, e l’adozione di misure più severe potrebbe ridurre significativamente il numero di incidenti stradali.
Alcuni esperti suggeriscono di tornare a metodi più tradizionali, come l’uso delle mappe cartacee o dei navigatori GPS dedicati, che non richiedono interazione durante la guida. Sebbene possa sembrare un passo indietro, questa transizione rappresenta una soluzione per evitare multe salate e garantire una maggiore sicurezza. Le cartine stradali, sebbene richiedano una preparazione prima del viaggio, consentono agli automobilisti di pianificare il percorso senza rischiare di distrarsi.

Oltre alle sanzioni per l’uso del cellulare, il nuovo Codice della Strada ha introdotto altre importanti modifiche. Una delle più rilevanti riguarda la guida sotto l’effetto di alcol. Per i neopatentati e i minorenni, il tasso alcolemico consentito è pari a zero, con multe che vanno da 155 a 624 euro per chi non rispetta questa regola. Per i conducenti più esperti, il limite è fissato a 0,5 g/l, con sanzioni che partono da 573 euro e possono arrivare a multe molto più elevate e alla sospensione della patente in caso di tassi superiori a 0,8 g/l.
Le violazioni relative ai limiti di velocità hanno visto un inasprimento delle sanzioni, specialmente in ambito urbano, dove le multe possono arrivare fino a 880 euro per infrazioni ripetute. Anche il mancato uso delle cinture di sicurezza, il passaggio con il semaforo rosso e la guida contromano comportano sanzioni accessorie con sospensioni della patente fino a 30 giorni.
In aggiunta, le sanzioni per il parcheggio irregolare si sono fatte più severe. Occupare un posto riservato per disabili può costare da 660 a 990 euro, mentre il parcheggio in prossimità delle fermate dei mezzi pubblici può portare a multe di 328 euro. È importante notare che le multe possono essere ridotte del 30% se pagate entro cinque giorni dalla notifica.
Impatto sulle abitudini degli automobilisti
Queste nuove normative non solo influenzano le abitudini degli automobilisti, ma pongono interrogativi sul rapporto tra tecnologia e sicurezza. Mentre le applicazioni di navigazione sono progettate per semplificare la vita degli automobilisti, il loro uso improprio può risultare controproducente. Gli automobilisti devono ora ponderare attentamente come e quando utilizzare queste tecnologie per evitare conseguenze legali e, soprattutto, per garantire la propria sicurezza e quella degli altri.