È ufficiale: nel 2025, la Tassa sui Rifiuti (Tari) subirà un incremento che si attesta tra il 6 e il 7% rispetto all’anno precedente.
La conferma è arrivata dalla commissaria straordinaria del Municipio, Giuliana Perrotta, dopo l’anticipazione pubblicata dalla Gazzetta il 9 maggio scorso. Sebbene i dettagli specifici riguardanti le tariffe per famiglie e attività commerciali non siano ancora stati divulgati, l’aumento è stato approvato dalla direzione Tributi, segnando un cambiamento significativo per i cittadini tarantini.
Questo incremento, sebbene non del tutto inaspettato, ha generato preoccupazione tra i residenti, poiché le famiglie e i commercianti dovranno affrontare un carico fiscale maggiore. Tuttavia, il Comune non ha ancora reso pubblici gli allegati con le tariffe specifiche, creando incertezze su come calcolare l’effettivo aumento per le diverse tipologie di appartamenti e attività. Ad esempio, per una famiglia di tre persone che vive in un appartamento di circa 100 metri quadrati, il costo della Tari, che nel 2024 ammontava a 420 euro, potrebbe salire a circa 449 euro nel 2025.
Modalità di pagamento e scadenze
Le modalità di pagamento rimangono le stesse degli anni precedenti. I cittadini possono scegliere di pagare in quattro rate, con scadenze fissate per il 30 giugno, 31 agosto, 30 ottobre e 31 dicembre. Tuttavia, ci sono già voci che suggeriscono che l’Amministrazione comunale potrebbe non riuscire a inviare gli avvisi di pagamento ai circa 88mila contribuenti in tempo utile. In questo caso, è probabile che il nuovo sindaco di Taranto conceda una proroga, spostando la scadenza della prima rata a fine luglio. Sarà necessario attendere ulteriori comunicazioni ufficiali per confermare questa eventualità.
L’aumento della Tari non è del tutto sorprendente. Infatti, i costi complessivi del servizio per il 2025 supereranno i 47 milioni di euro, cifra già presente nei documenti approvati lo scorso anno. Per comprendere l’adeguamento della Tari, è importante sapere che il calcolo si basa sui costi sostenuti nei due anni precedenti, prendendo in considerazione spese per la pulizia delle strade, il trasporto dei rifiuti, il conferimento in discarica e il personale impiegato nel settore. Di conseguenza, il rincaro della tassa è direttamente collegato ai costi del 2023, già noti e previsti.

Un aspetto interessante da considerare è che nel 2024, l’Amministrazione comunale era riuscita a mantenere stabili le tariffe per le famiglie e a ridurre significativamente gli importi per ristoratori, proprietari di bar e hotel. Questo risultato era stato possibile grazie a un’efficace operazione di recupero dell’evasione fiscale, che aveva portato nelle casse municipali oltre 5 milioni di euro. Tuttavia, ora la situazione sembra essere cambiata.
Inoltre, un ulteriore fattore che contribuisce all’aumento della Tari è legato agli effetti del recente bonus varato dal Governo. Sebbene il bonus preveda l’esenzione dal pagamento della Tari per le famiglie con un reddito Isee fino a 9.530 euro annui, ha comportato un incremento di 6 euro per gli altri contribuenti. Questa somma supplementare è necessaria per compensare il mancato introito derivante dall’esenzione concessa a coloro che rientrano nei criteri di reddito.
Aspettative sul servizio di raccolta
In questo scenario, la questione della gestione dei rifiuti e del servizio di raccolta diventa cruciale. Nonostante l’aumento della Tari, i cittadini si aspettano che il servizio di raccolta dei rifiuti e la pulizia delle strade siano efficienti e all’altezza delle aspettative. Le criticità legate alla gestione dei rifiuti sono un tema ricorrente a Taranto, e l’aumento della tassa potrebbe rendere ancora più pressante la domanda di miglioramenti tangibili in questo settore.
Mentre i cittadini si preparano ad affrontare l’aumento della Tari, resta da vedere come l’Amministrazione comunale risponderà a queste nuove sfide e quali misure adotterà per garantire un servizio adeguato e soddisfacente per tutti.