Regole più rigorose per il rinnovo della patente di guida. Non potranno averlo coloro i quali soffrono di queste malattie
Il rinnovo della patente di guida è un passaggio obbligato per chiunque voglia mettersi al volante, ma a partire dal recente aggiornamento del Codice della Strada italiano, le regole sono diventate più rigorose per chi è affetto da specifiche patologie. Questo cambiamento mira a garantire una maggiore sicurezza sulle strade, tutelando sia il conducente sia gli altri utenti della circolazione.
Vediamo nel dettaglio quali sono le condizioni di salute che impediscono o limitano il rinnovo della patente e quali sono le procedure previste dalla normativa vigente.
Rinnovo patente e requisiti psicofisici: le nuove norme del Codice della Strada
Il Codice della Strada stabilisce che per poter mantenere valida la patente di guida è necessario soddisfare determinati requisiti psicofisici. In particolare, la legge prevede che il rinnovo del documento avvenga solo se il titolare è giudicato idoneo sotto il profilo medico. Le tempistiche per il rinnovo variano in base all’età: ogni 10 anni fino a 50 anni, ogni 5 anni tra i 50 e i 70 anni, e ogni 3 anni per chi ha superato i 70. Tuttavia, in presenza di alcune patologie, il rinnovo può essere negato o sottoposto a limitazioni.

Le condizioni che compromettono la capacità di guidare in sicurezza possono riguardare diverse aree mediche, tra cui:
- problemi gravi di vista, come cataratta avanzata o perdita significativa di diottrie;
- deficit uditivi rilevanti;
- malattie cardiovascolari severe;
- patologie endocrine, come il diabete non controllato;
- disturbi neurologici, quali epilessia, sclerosi multipla o esiti di ictus;
- disturbi psichici gravi, inclusi stati avanzati di depressione o psicosi;
- dipendenze da alcol o sostanze stupefacenti.
Nel caso in cui un medico accerti l’assenza dei requisiti necessari, la patente può essere sospesa temporaneamente o revocata definitivamente.
La valutazione dell’idoneità alla guida è regolata dall’articolo 119 del Codice della Strada e dal DPR 495/1992, che elencano le condizioni mediche che richiedono una visita presso la Commissione medica locale (CML). Questa commissione specializzata valuta caso per caso, basandosi su parametri oggettivi come la pressione arteriosa, la funzionalità cardiaca, l’acuità visiva, il campo visivo e la capacità di attenzione e coordinazione motoria.
Le patologie più rilevanti per il rinnovo della patente B includono:
- Malattie cardiovascolari: cardiopatia ischemica, infarto, scompenso cardiaco, che devono essere stabilmente compensate e sotto controllo per consentire la guida;
- Diabete mellito: i conducenti diabetici devono dimostrare un buon controllo glicemico e l’assenza di complicanze che possano compromettere la sicurezza alla guida;
- Disturbi neurologici: l’epilessia rappresenta una delle condizioni più restrittive: la patente viene sospesa in caso di crisi e può essere rilasciata solo dopo un periodo di assenza di episodi, di norma almeno due anni;
- Problemi alla vista e all’udito: la capacità visiva deve rispettare limiti minimi di acutezza e campo visivo, anche con lenti correttive; analogamente, un deficit uditivo grave può pregiudicare il rinnovo;
- Disturbi psichici: condizioni come psicosi o gravi disturbi della personalità richiedono una valutazione approfondita, con possibile diniego del rinnovo;
- Dipendenze da alcol o droghe: la patente può essere sospesa o revocata se il conducente non dimostra di aver completato un percorso di riabilitazione.
Il giudizio della Commissione medica può prevedere anche prescrizioni o limitazioni, come l’obbligo di revisioni più frequenti, limiti di velocità o adeguamenti del veicolo.