Le onde marine rappresentano uno spettacolo naturale affascinanti, ma non tutte sono uguali e alcune possono costituire un serio pericolo.
Questo articolo analizza le caratteristiche di queste onde particolari, le modalità di formazione e i rischi associati, fornendo indicazioni utili per la sicurezza in mare.
Le onde quadrate si manifestano quando due sistemi di onde si incrociano sulla superficie del mare, provenendo da direzioni diverse con angoli compresi tra 60° e 120°. Questo fenomeno crea un tipico schema a griglia o a scacchiera, che conferisce alla superficie dell’acqua un aspetto unico e facilmente riconoscibile. Tecnicamente, è definito anche come mare incrociato.
Le onde marine sono principalmente generate dal vento che trasmette energia alla superficie dell’acqua, creando le creste visibili. Tuttavia, non si tratta solo di onde generate dal vento, ma anche di sistemi di onde dette swell o “onde morte”, ovvero onde non più alimentate direttamente dal vento ma ancora in movimento per inerzia. Quando onde di tipo diverso – ad esempio onde di vento e onde morte – si incontrano, si forma il fenomeno delle onde quadrate.
A influire sulla formazione di queste onde sono anche due fenomeni fisici fondamentali: la rifrazione e la diffrazione. La rifrazione si verifica quando un’onda cambia direzione passando da un’acqua profonda a un’acqua meno profonda, rallentando la parte più vicina alla riva e curvandosi. La diffrazione, invece, è la capacità delle onde di piegarsi attorno agli ostacoli come scogliere o moli. La combinazione di questi effetti può accentuare il pattern a griglia delle onde quadrate.
Pericoli delle onde quadrate per nuotatori e imbarcazioni
Il fenomeno delle onde quadrate non è solo un curioso effetto visivo, ma rappresenta un rischio concreto in mare aperto. Le onde provenienti da direzioni opposte o oblique generano un forte rollio delle navi e possono provocare l’imbarco di acqua a bordo, mettendo in pericolo la stabilità delle imbarcazioni. Per i nuotatori, il rischio è ancora maggiore: le correnti generate da onde incrociate possono sballottare violentemente le persone in acqua, aumentando la probabilità di incidenti e annegamenti.
Studi recenti evidenziano che molti incidenti marittimi sono riconducibili proprio a condizioni di mare incrociato. Le correnti di risacca che si sviluppano in presenza di onde quadrate sono particolarmente insidiose, poiché possono trascinare i nuotatori lontano dalla riva o disorientarli. Per questo motivo, l’osservazione di questo fenomeno è considerata un allarme per abbandonare immediatamente l’acqua.
Dal punto di vista delle imbarcazioni, la raccomandazione è di ridurre la velocità e mantenere una rotta stabile, evitando manovre brusche che potrebbero compromettere l’equilibrio della nave o dell’imbarcazione. Inoltre, è fondamentale assicurare che gli oggetti a bordo siano ben fissati per evitare danni dovuti a cadute o rovesciamenti.

In Italia, questo fenomeno è piuttosto raro, ma è molto comune in alcune zone come l’isola di Ré in Nuova Aquitania (Francia), dove si incrociano due mari con condizioni meteorologiche divergenti. Le onde quadrate si possono osservare anche lungo alcune coste di Tel Aviv (Israele) e nei grandi laghi americani, come il Lago Michigan.
La formazione delle onde quadrate è più frequente in condizioni meteorologiche avverse, quando venti e correnti marine si muovono in direzioni diverse, e in acque poco profonde dove gli effetti di rifrazione e diffrazione sono più evidenti.
Implicazioni per la sicurezza nautica e balneare
Secondo la normativa italiana, un’imbarcazione è definita come unità galleggiante con scafo di lunghezza superiore a 10 metri e inferiore a 24 metri, mentre unità superiori a 24 metri sono classificate come navi. Le imbarcazioni sono soggette a regole specifiche di navigazione e sicurezza, soprattutto in condizioni di mare non favorevoli.
La presenza di onde quadrate richiede una particolare attenzione da parte degli equipaggi e dei diportisti. In caso di mare incrociato, è fondamentale attenersi alle indicazioni di sicurezza, riducendo la velocità e mantenendo rotta costante, per minimizzare il rischio di rollio e imbarco d’acqua.
Per i bagnanti e i nuotatori, il consiglio è di uscire immediatamente dall’acqua al comparire di onde quadrate, evitando di sottovalutare il pericolo rappresentato dalle correnti irregolari e dalle forze che agiscono in direzioni diverse.
Le autorità marittime e le Capitanerie di Porto raccomandano inoltre di prestare attenzione alle condizioni meteorologiche e alle segnalazioni di pericolo, soprattutto nelle zone dove il fenomeno è più frequente.