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Riscaldamento, termosifoni sempre accesi o solo quando serve: cosa ti fa risparmiare? Non crederai alla risposta

i rischi dell'alta temperatura dei termosifoniConsigli per l'uso corretto dei termosifoni altaformazionemusicale.it

Con l’arrivo dell’inverno e le temperature in calo, torna d’attualità il dibattito su come gestire al meglio il riscaldamento domestico.

Tra le questioni più frequenti spicca quella relativa ai termosifoni sempre accesi: è davvero conveniente lasciarli accesi per molte ore al giorno, o è meglio accendere e spegnere a intermittenza? Analizziamo i dati più aggiornati e le opinioni degli esperti per fare chiarezza e individuare la soluzione più efficiente.

Consumi e funzionamento dei termosifoni: cosa dice la scienza

Alla base della scelta tra mantenere i termosifoni accesi continuativamente o gestirli con accensioni intermittenti ci sono considerazioni tecniche ed economiche. Partiamo dai consumi: ipotizzando una casa di 100 metri quadrati dotata di una caldaia tradizionale da 24 kW, il consumo medio di gas varia tra 0,20 e 1,25 metri cubi all’ora, equivalenti a un consumo energetico tra 2 e 12 kWh. Considerando il costo medio del gas a novembre 2023, pari a circa 1,06 euro per metro cubo standard, tenere i termosifoni accesi costerebbe all’incirca 1,3 euro all’ora nelle condizioni di massimo consumo.

Tuttavia, questo calcolo è solo indicativo, poiché la caldaia non lavora sempre alla massima potenza; una volta raggiunta la temperatura desiderata, il sistema entra in modalità di mantenimento, riducendo significativamente il consumo. Proprio per questo motivo, spegnere e riaccendere frequentemente i termosifoni può provocare un maggiore dispendio energetico: ogni riavvio richiede un picco di potenza per riscaldare nuovamente l’ambiente, sottoponendo l’impianto a uno sforzo che incide anche sull’usura.

Inoltre, un riscaldamento intermittente non permette un riscaldamento omogeneo delle pareti e degli ambienti, con il risultato di avere muri ancora freddi e un maggior spreco di energia, che si riflette sulle bollette.

Errori riscaldamento in casa

Termosifoni sempre accesi o accensione intermittente? La soluzione ottimale- (altaformazionemusicale.it)

Le analisi più recenti indicano che la soluzione migliore per coniugare comfort e risparmio energetico è mantenere i termosifoni accesi per molte ore al giorno, ma a una temperatura moderata, generalmente tra i 17 e i 19 gradi Celsius quando le condizioni climatiche esterne non sono particolarmente rigide. Questo approccio permette di garantire un calore costante e omogeneo, evitando picchi di consumo e riducendo gli sprechi.

L’efficienza del sistema di riscaldamento dipende però anche da altri fattori fondamentali, come l’isolamento termico dell’abitazione e la tipologia di caldaia utilizzata. Le caldaie a condensazione, ad esempio, permettono un risparmio fino al 20% rispetto ai modelli tradizionali, grazie a un migliore recupero del calore e a emissioni più contenute.

Oltre alla scelta della caldaia, fondamentale è l’utilizzo di termostati digitali o cronotermostati. Questi dispositivi intelligenti permettono di programmare l’accensione e lo spegnimento in modo preciso, adattando il riscaldamento alle abitudini domestiche e alle variazioni climatiche, ottimizzando così i consumi senza rinunciare al comfort.

Quando non si dispone di tali tecnologie, un consiglio pratico è mantenere una temperatura costante e non troppo elevata, evitando di alzare e abbassare continuamente il riscaldamento. Inoltre, è utile sfiatare regolarmente i termosifoni per eliminare l’aria accumulata, così da facilitare la circolazione dell’acqua calda e alleggerire il carico di lavoro della caldaia.

Nel caso di stanze poco utilizzate, invece di spegnere completamente i termosifoni, è preferibile regolare la temperatura riducendola tramite la manopola del radiatore, permettendo così un controllo più efficiente dei consumi.

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