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La nuova paternità: essere un punto di riferimento piuttosto che un amico dei figli

Il legame tra genitori e figli è un tema centrale nella società contemporanea, e negli ultimi anni si è assistito a un cambiamento significativo nella percezione di questo rapporto. Molti genitori, esprimendo con orgoglio la loro amicizia con i figli, si trovano a riflettere su come questa dinamica possa influenzare la crescita e lo sviluppo dei più giovani. Secondo esperti del settore, questo approccio potrebbe rivelarsi controproducente.

Il cambiamento del ruolo genitoriale

Nel 2025, il concetto di genitorialità ha subito una profonda trasformazione rispetto ai modelli tradizionali. Claudia Denti, cofondatrice della disciplina Umami, evidenzia come il ruolo del genitore oggi sia misconosciuto, mescolando erroneamente la funzione genitoriale con quella dell’amicizia. Questo approccio, sebbene possa sembrare innovativo, rischia di compromettere la figura autoritario necessaria per una crescita equilibrata dei figli. Denti sottolinea che un rapporto meno gerarchico, instaurato fin dai primi anni di vita, può portare a conseguenze negative nella formazione dell’identità e della sicurezza emotiva dei bambini.

Il 19 marzo, in occasione della Festa del Papà, si riflette sull’importanza di stabilire confini chiari e regole precise. Questi elementi non devono essere percepiti come limitazioni alla libertà, ma piuttosto come strutture che offrono sicurezza psicologica. L’assenza di confini può generare ansia e insicurezza nei più piccoli, come dimostrano numerosi studi nel campo della psicologia dello sviluppo.

Il rischio dell’amicizia tra genitori e figli

Secondo il saggista Umberto Galimberti, instaurare un rapporto di amicizia con i propri figli può compromettere la loro crescita. L’amicizia, infatti, può trasformarsi in una debolezza, portando i genitori a non saper porre limiti e a non trasmettere valori solidi. Denti evidenzia che molti genitori cercano di essere amici per guadagnare la confidenza dei figli, ma questo può avere l’effetto opposto. La relazione paritaria richiesta dall’amicizia non esiste nel rapporto genitore-figlio, che richiede confini ben definiti per garantire uno sviluppo sano.

Inoltre, la condivisione di pesi emotivi inappropriati può portare a una situazione di “parentificazione”, dove il figlio si sente responsabile del benessere emotivo dell’adulto. Situazioni come discutere di problemi coniugali o coinvolgere i figli in conflitti familiari possono compromettere il loro sviluppo emotivo.

Il valore delle regole e dei limiti

Un aspetto fondamentale per il corretto sviluppo dei figli è il rispetto delle regole e dei limiti. Denti sottolinea che dire “no” è un atto educativo che insegna autocontrollo e pazienza. I genitori che si comportano come amici tendono a evitare i divieti, temendo di perdere l’affetto dei figli. Tuttavia, questo approccio non favorisce l’autoregolazione emotiva, necessaria per affrontare le sfide della vita.

Il rispetto dell’autorità genitoriale è cruciale per preparare i bambini a rispettare altre figure autoritari, come gli insegnanti. Senza una chiara gerarchia familiare, i bambini possono avere difficoltà a integrarsi in contesti strutturati. La confusione dei ruoli, ad esempio, si verifica quando i genitori cercano l’approvazione dei figli o rinunciano a imporre regole fondamentali.

Le conseguenze di una genitorialità inadeguata

La mancanza di limiti e il timore di deludere i figli possono avere ripercussioni significative a lungo termine. Denti avverte che un approccio educativo fallace può portare a difficoltà nella gestione delle frustrazioni nell’età adulta e nella capacità di riconoscere i limiti sociali. Al contrario, una genitorialità autorevole, che stabilisce confini chiari fin dall’infanzia, crea le basi per relazioni adulte più equilibrate.

Essere buoni genitori non è innato, ma richiede impegno e coerenza. È fondamentale che i genitori diano l’esempio, dimostrando attraverso le azioni che ciò che insegnano è reale. I figli osservano e valutano continuamente se i loro genitori mantengono le promesse, influenzando così il loro sviluppo e le loro relazioni future.

Luisa Bindi

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