Un importante bonus per affrontare la spesa riguardante i centri estivi per bambini. L’iniziativa dell’INPS
Con l’avvicinarsi della stagione estiva e la chiusura delle scuole, molte famiglie italiane si trovano a dover affrontare la gestione dei figli durante le vacanze scolastiche, un periodo caratterizzato da costi crescenti per la frequenza dei centri estivi. In questo contesto, l’INPS ha ufficialmente aperto il bando per il Bonus centri estivi 2025, una misura di sostegno economico dedicata a un target specifico di famiglie.
L’apertura del bando INPS e le iniziative regionali sottolineano l’importanza attribuita al sostegno delle famiglie nella gestione del periodo estivo, un momento delicato per la conciliazione tra esigenze lavorative e cura dei figli. Tuttavia, è fondamentale sottolineare che il bonus nazionale resta circoscritto ai soli dipendenti e pensionati pubblici, mentre altre fasce di popolazione devono affidarsi agli strumenti messi in campo dagli enti locali.
Bonus centri estivi 2025: a chi spetta e come funziona
Il Bonus centri estivi 2025 è riservato esclusivamente ai figli di dipendenti e pensionati della Pubblica Amministrazione iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, con età compresa tra i 3 e i 14 anni compiuti al 30 giugno 2025. Questo limite esclude quindi le famiglie di lavoratori del settore privato o liberi professionisti, concentrando il sostegno sulle famiglie pubbliche.

Il contributo riconosciuto dall’INPS copre in tutto o in parte le spese sostenute per la frequenza di un centro estivo diurno su tutto il territorio nazionale, nel periodo che va da giugno a settembre 2025. L’importo massimo previsto è di 100 euro a settimana per un massimo di quattro settimane, per un totale di 400 euro per ogni figlio. Il rimborso, tuttavia, viene erogato in un’unica soluzione entro il 31 dicembre 2025, quindi ben oltre il periodo estivo.
La misura si basa sul valore dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) del nucleo familiare, con l’importo del contributo calcolato percentualmente sul costo più basso tra il contributo massimo e la quota settimanale versata per il servizio del centro estivo.
Per partecipare al bando, le famiglie devono registrare la domanda online accedendo al servizio “Portale prestazioni welfare” sul sito ufficiale dell’INPS. Le domande possono essere presentate a partire dalle ore 12 del 5 giugno fino alle ore 12 del 26 giugno 2025. È importante completare la domanda entro il 15 ottobre per beneficiare del contributo.
La domanda viene processata in automatico dall’INPS, che verifica i requisiti attraverso le proprie banche dati o enti convenzionati, semplificando così l’iter burocratico per gli utenti. La graduatoria nazionale sarà stilata in base ai criteri stabiliti dal bando, con una durata della frequenza che può variare da un minimo di una settimana (cinque giorni) fino a un massimo di quattro settimane (venti giorni), anche non consecutive.
Il centro estivo scelto deve essere gestito da un unico fornitore e deve rispettare specifici requisiti strutturali e organizzativi: conformità alle normative igienico-sanitarie, accessibilità senza barriere architettoniche, presenza di locali idonei alla somministrazione dei pasti, servizi igienici attrezzati, aree verdi e presidio di pronto soccorso. Inoltre, il personale deve comprendere figure direttive, educative e ausiliarie, con un addetto specifico per la gestione dei minori con disabilità.
Il Bonus centri estivi copre una serie di spese correlate alla frequenza, tra cui le attività ludico-ricreative e sportive, il vitto (inclusi merende e pranzo), le eventuali gite organizzate e le coperture assicurative obbligatorie. Il contributo è esteso non solo ai figli naturali, ma anche a quelli adottivi, orfani e ai minori in affidamento preadottivo, purché risultino nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) del richiedente.