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Google rende accessibile a tutti l’intelligenza artificiale per report dettagliati

In un’importante novità per gli utenti italiani, Google ha reso accessibile a tutti, senza alcun costo, l’opzione Deep Research del suo chatbot Gemini, precedentemente riservata solo agli abbonati Gemini Advanced. Questa funzione consente di generare report dettagliati e complessi su una vasta gamma di argomenti. Gli utenti possono già utilizzare Deep Research selezionandolo dal menu a tendina dei modelli disponibili su Gemini, con immediata attivazione in Italia.

Le caratteristiche di deep research

A differenza della versione tradizionale del chatbot, attualmente alla versione 2.0, Deep Research si distingue per la sua capacità di fornire risposte più articolate e ragionate alle richieste di report. Questo avviene attraverso un’analisi comparativa di diverse fonti e siti web, permettendo la creazione di documenti completi e informativi. Tuttavia, questo processo richiede un tempo maggiore per la generazione del contenuto. Un esempio pratico di utilizzo è la creazione di itinerari di viaggio o la ricerca delle migliori opzioni per raggiungere una meta specifica, con un occhio attento al risparmio sui costi.

Concorrenza e aggiornamenti

La concorrenza nel settore è agguerrita; OpenAI, infatti, offre una funzionalità simile per gli abbonati a ChatGpt Plus, Team, Edu ed Enterprise. Con il lancio di Deep Research, Google ha anche implementato un aggiornamento che consente a Gemini di adattare le risposte in base alle informazioni derivate dalle applicazioni e dai servizi del gruppo Google utilizzati dall’utente.

Personalizzazione delle risposte

Gemini, con il consenso dell’utente, ha la capacità di personalizzare le risposte attingendo dalle ricerche passate, con l’intento di migliorare la pertinenza e la precisione delle informazioni fornite. Nei prossimi mesi, si prevede che Gemini possa estrarre contesto anche da altri servizi di Google, come le foto e YouTube, ampliando notevolmente le sue capacità di personalizzazione. Google ha chiarito che la cronologia delle ricerche sarà utilizzata solo quando si ritiene che le informazioni possano risultare utili per l’utente. In aggiunta, un banner con un link renderà possibile disattivare questa funzionalità in qualsiasi momento, garantendo così un maggiore controllo sulla privacy degli utenti.

Cristina Battini

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