La friggitrice ad aria passa di moda: adesso è il momento di rispolverare un altro accessorio che si rivela molto più conveniente.
Negli ultimi anni, la friggitrice ad aria è diventata un vero e proprio must-have in cucina, apprezzata per la capacità di preparare pietanze croccanti con poco o nessun olio, riducendo così l’apporto calorico. Tuttavia, nonostante la sua fama di elettrodomestico “salva bolletta”, esiste un utensile più antico e ancora più efficace per ridurre i consumi energetici in cucina: la pentola a pressione.
No alla friggitrice ad aria: la pentola a pressione è più vantaggiosa
Fino a una decina di anni fa, la friggitrice ad aria era quasi sconosciuta; oggi, è presente in molte case italiane, spesso anche in più di un modello, dal domicilio principale alla casa vacanze. Questo apparecchio funziona come un forno ventilato ma ha il pregio di cuocere più rapidamente e consumare circa la metà dell’energia elettrica rispetto a un forno tradizionale. Grazie al sistema che permette di friggere senza aggiungere grassi, garantisce cibi croccanti esternamente e morbidi internamente, conquistando così un vasto pubblico.
Tuttavia, l’idea che la friggitrice ad aria sia la soluzione più economica per cucinare è un equivoco diffuso. Se da un lato permette un risparmio energetico rispetto a metodi tradizionali, dall’altro non è necessariamente lo strumento che consente di abbattere drasticamente le bollette.

La pentola a pressione, presente da sempre nelle cucine delle nostre mamme e nonne, è lo strumento che realmente rivoluziona il modo di cucinare in termini di efficienza energetica. Grazie alla capacità di sfruttare la pressione interna per innalzare la temperatura di cottura fino a circa 120 °C, permette di ridurre i tempi di cottura fino a due terzi rispetto alla pentola tradizionale.
Ad esempio, un piatto come il risotto, che normalmente richiede almeno 20 minuti di cottura, può essere preparato in appena 8 minuti con la pentola a pressione. Allo stesso modo, minestroni, sughi, ragù, verdure, cereali e legumi cuociono molto più rapidamente, con un significativo risparmio di energia elettrica o gas e, conseguentemente, di denaro in bolletta.
I modelli moderni di pentola a pressione sono adatti sia ai fornelli a gas sia ai piani di cottura a induzione, garantendo versatilità e adattabilità a qualsiasi cucina. Inoltre, molti di questi utensili consentono di cuocere più pietanze contemporaneamente: mentre, ad esempio, nel corpo principale si prepara un sugo, nel cestello superiore si possono cuocere le verdure a vapore, ottimizzando ulteriormente tempi e consumi.
Come funziona la pentola a pressione e perché fa risparmiare davvero
Il principio alla base della pentola a pressione si fonda sulla relazione tra pressione e punto di ebollizione dell’acqua: aumentando la pressione all’interno della pentola, come avviene grazie alla chiusura ermetica e alle valvole di sicurezza, l’acqua bolle a temperature superiori ai 100 °C, fino a circa 120 °C. Questa temperatura più elevata accelera i processi di cottura, riducendo significativamente il tempo necessario per cuocere gli alimenti.
Il vapore prodotto viene regolato da valvole di controllo e sicurezza che mantengono la pressione entro limiti prestabiliti, garantendo così sia la sicurezza sia l’efficienza della cottura. Durante l’uso, è importante mantenere la fiamma alta solo fino al raggiungimento della pressione desiderata e poi abbassarla per evitare sprechi energetici.
Un ulteriore vantaggio della pentola a pressione è la conservazione delle vitamine e dei sali minerali nei cibi, grazie alla riduzione dei tempi di cottura e alla possibilità di cuocere a vapore senza immergere gli alimenti in grandi quantità d’acqua, prevenendo così la dispersione di nutrienti idrosolubili.