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Conto corrente pignorato, posso prelevare lo stesso? Cosa la banca non può vietarti

Posso prelevare dal conto corrente che mi è stato prelevato? Tutto quello che la banca non può impedirti di fare.

Il pignoramento di un conto corrente è una circostanza che può generare ansia e preoccupazione per chi si trova a dover gestire debiti non saldati.

Ma cosa implica realmente avere un conto corrente pignorato? È possibile continuare a prelevare somme di denaro, oppure ci sono limitazioni da considerare? In questo articolo, esploreremo le dinamiche del pignoramento e i diritti dei correntisti.

Posso prelevare da un conto corrente pignorato? Cosa dice la legge

Quando un contribuente non paga una cartella esattoriale entro il termine di 60 giorni, questa diventa un titolo esecutivo. A questo punto, l’agente di riscossione può avviare azioni esecutive, tra cui il pignoramento del conto corrente. È importante notare che, in caso di pignoramento presso terzi, non è necessario un preavviso se dalla notifica della cartella non è trascorso un anno. Se, invece, è passato più di un anno, la cartella perde di efficacia, e l’agente di riscossione deve inviare un’intimazione di pagamento, dando al debitore un’ulteriore opportunità di regolarizzare la propria posizione.

Il pignoramento del conto corrente è una misura di espropriazione forzata che consente al creditore di recuperare crediti non pagati. Il processo avviene in diversi passaggi:

  • Verifica del debito: se il debito è contratto con un privato, il creditore si rivolge al Tribunale, il quale verifica l’esistenza del debito.
  • Decreto ingiuntivo: se il debito è confermato, il Tribunale invia un decreto ingiuntivo al debitore.
  • Atto di precetto: se il debitore non salda entro il termine stabilito, il creditore può procedere con un atto di precetto, dando una nuova opportunità di pagamento.
  • Autorizzazione al pignoramento: se il debito rimane insoluto, il Giudice autorizza il pignoramento del conto corrente, bloccando i fondi disponibili.

Nel caso di una cartella esattoriale, l’Agenzia delle Entrate ha la facoltà di pignorare il conto corrente senza necessità di autorizzazione da parte del Tribunale, a condizione che il debito non venga saldato entro 60 giorni. Un aspetto cruciale da considerare è il limite del pignoramento. Non tutto l’importo presente sul conto può essere pignorato, esiste una parte, definita “minimo vitale”, che deve essere salvaguardata per garantire all’intestatario una vita dignitosa. Per il 2025, il minimo vitale è fissato a tre volte l’assegno sociale, pari a 538,68 euro, il che significa che la parte non pignorabile del conto corrente è di 1.616,04 euro.

Posso prelevare da un conto corrente pignorato? Tutto quello che puoi fare – Altaformazionemusicale.it

Inoltre, se sul conto corrente vengono accreditati stipendio o pensione, i limiti cambiano. In questo caso, il limite di pignoramento è stabilito a due volte l’assegno sociale, circa 1.077 euro, e la parte eccedente può essere pignorata solo in misura pari a un quinto. È fondamentale notare che i fondi provenienti da assegni di invalidità o accompagnamento per invalidi sono impignorabili, offrendo una protezione a chi si trova in situazioni di fragilità economica.

Ma la domanda cruciale è: si può prelevare dal conto corrente pignorato? La risposta è affermativa, ma con alcune specifiche. Solo le somme oggetto di pignoramento vengono bloccate dalla banca. Quando l’istituto bancario riceve un atto di pignoramento, deve trattenere solo le somme fino al limite indicato nell’atto, che solitamente prevede il debito da restituire maggiorato del 50% per coprire eventuali spese di procedura. Se sul conto corrente ci sono importi superiori a questo limite, il correntista ha la libertà di continuare a utilizzarli normalmente, inclusi i prelievi delle somme non pignorate, garantendo così il rispetto del minimo vitale.

Sebbene la situazione di un conto corrente pignorato possa sembrare opprimente, è fondamentale conoscere i propri diritti e le tutele previste dalla legge per affrontare il problema con maggiore serenità. Conoscere queste informazioni può fare la differenza nella gestione delle proprie finanze e nel recupero della stabilità economica.

Mattia Senese

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