Condizionatore, l’errore domestico più comune che fa salire la bolletta estiva e come evitarlo. Basta davvero poco.
Con l’arrivo dell’estate e l’aumento delle temperature, l’uso del condizionatore diventa indispensabile per molte famiglie italiane. Tuttavia, alcune abitudini poco consapevoli possono far lievitare in modo significativo la bolletta dell’energia elettrica senza rendersene conto. È fondamentale comprendere quali comportamenti influiscono maggiormente sui consumi per riuscire a risparmiare senza rinunciare al comfort durante le giornate più calde.
Il segreto per un consumo più efficiente del condizionatore
Il condizionatore è tra gli elettrodomestici più energivori nelle abitazioni. Un utilizzo prolungato o scorretto può provocare incrementi notevoli nella spesa mensile per l’energia elettrica. Non solo: anche piccoli errori quotidiani, se ripetuti per tutta la stagione estiva, hanno un impatto evidente sul consumo complessivo.
Lasciare le finestre aperte mentre il condizionatore è acceso rappresenta un errore molto comune e dannoso. In questo modo, l’aria fresca prodotta viene dispersa e il dispositivo è costretto a lavorare più intensamente per mantenere la temperatura impostata, aumentando così i consumi. Allo stesso modo, impostare temperature eccessivamente basse, come ad esempio sotto i 24 gradi, è controproducente sia per il portafoglio sia per la salute.
Anche la mancanza di manutenzione regolare incide pesantemente sulle prestazioni dell’impianto. La pulizia dei filtri e il controllo periodico delle componenti, come il livello del gas refrigerante, sono fondamentali per garantire il massimo rendimento e ridurre gli sprechi energetici. Inoltre, una collocazione non ottimale dell’unità, sia interna che esterna, può compromettere l’efficienza complessiva dell’apparecchio.

Una delle pratiche più dannose per il bilancio familiare è quella di lasciare acceso il condizionatore anche quando non è necessario, ad esempio quando si è fuori casa o in stanze vuote. Affidarsi esclusivamente alla funzione “auto” senza valutare le reali esigenze di climatizzazione può portare a sprechi energetici rilevanti.
Un altro errore frequente è tenere il condizionatore acceso durante la notte, quando spesso il fresco naturale è sufficiente per garantire comfort. È preferibile programmare orari di accensione e spegnimento in modo da adattare il funzionamento alle reali necessità, riducendo così il consumo superfluo.
Utilizzare il condizionatore come unica soluzione di raffrescamento, ignorando alternative naturali come la ventilazione incrociata o la schermatura solare, porta a sprechi evitabili. Chiudere tapparelle e tende durante le ore più calde e sfruttare l’ombra naturale o artificiale può ridurre notevolmente il carico sul sistema di climatizzazione.
Come usare il condizionatore per ridurre i consumi e risparmiare
Per contenere la spesa energetica è importante adottare alcune strategie semplici ma efficaci. In primo luogo, è consigliato impostare la temperatura del condizionatore non troppo bassa rispetto a quella esterna, preferibilmente intorno ai 25-26 gradi, per evitare sbalzi termici eccessivi che aumentano il consumo. L’uso della modalità eco è un alleato prezioso per ridurre il dispendio energetico nel lungo periodo.
Mantenere gli ambienti ben isolati termicamente è un altro accorgimento fondamentale: chiudere porte e finestre quando il condizionatore è in funzione, abbassare tapparelle e tende nelle ore più calde e aerare le stanze nelle fasce orarie meno calde sono azioni che aiutano a mantenere il fresco più a lungo.
La manutenzione regolare, come la pulizia dei filtri, è indispensabile non solo per l’efficienza energetica, ma anche per la salubrità dell’ambiente domestico, poiché evita l’accumulo di polvere e allergeni.
Scegliere un condizionatore ad alta efficienza energetica, preferibilmente di classe A+++ e con tecnologia inverter, è fondamentale per coniugare comfort e risparmio. Questi modelli, infatti, modulano la potenza del compressore per mantenere costante la temperatura, evitando consumi eccessivi dovuti a continui accensioni e spegnimenti.