Questi insetti, infatti, trovano nel cappotto termico un ambiente ideale per nidificare, scavando gallerie che compromettono la coibentazione Questi insetti, infatti, trovano nel cappotto termico un ambiente ideale per nidificare, scavando gallerie che compromettono la coibentazione

Cappotto termico, se ci sono formiche bisogna intervenire subito: aspettare può costarti molto caro

La presenza di formiche nel cappotto termico rappresenta un problema spesso sottovalutato che può causare danni importanti.

Questi insetti, infatti, trovano nel cappotto termico un ambiente ideale per nidificare, scavando gallerie che compromettono la coibentazione e favoriscono infiltrazioni di umidità, con conseguenze sia sull’efficienza energetica sia sulla struttura stessa dell’edificio. È quindi fondamentale conoscere come intervenire tempestivamente e quali strategie adottare per prevenire l’insorgenza di infestazioni.

Il cappotto termico, noto anche come isolamento a cappotto esterno, è un sistema che migliora l’efficienza energetica degli edifici proteggendo le pareti esterne con materiali isolanti e finiture protettive. Quando le formiche riescono a insediarsi in questo strato, la situazione può degenerare rapidamente. Le colonie di formiche, scavando all’interno dei pannelli isolanti, creano gallerie e camere che danneggiano il sistema di coibentazione e compromettono la tenuta all’umidità.

Questo non solo riduce l’efficacia dell’isolamento termico, con conseguenti maggiori dispersioni di calore e incremento dei consumi energetici, ma può anche favorire la formazione di muffe e infiltrazioni dannose per la struttura muraria. In casi più gravi, l’infestazione può estendersi anche agli interni dell’abitazione, provocando ulteriori problemi di natura strutturale e igienica.

Come prevenire la presenza di formiche nel cappotto termico

La prevenzione si conferma il metodo più efficace per evitare danni ingenti causati dalle formiche. È essenziale assicurare una corretta posa in opera del cappotto termico, garantendo la massima sigillatura dei giunti e l’assenza di crepe o fessure da cui le formiche possano accedere. L’uso di materiali isolanti di qualità, possibilmente arricchiti con additivi repellenti per insetti, può ridurre significativamente il rischio di infestazioni.

Inoltre, è consigliabile effettuare controlli periodici sull’involucro esterno, con particolare attenzione alle zone più esposte agli agenti atmosferici e agli insetti. La tempestiva individuazione di segni di danno o presenza di formiche consente un intervento rapido, limitando così i danni e i costi di riparazione.

Quando il problema si manifesta in modo evidente e le formiche hanno già iniziato a proliferare nel cappotto termico, è comunque possibile intervenire efficacemente.
Come intervenire in caso di infestazione di formiche (www.altaformazionemusicale.it)

Quando il problema si manifesta in modo evidente e le formiche hanno già iniziato a proliferare nel cappotto termico, è comunque possibile intervenire efficacemente. L’utilizzo di esche insetticide specifiche, in forma di gel da posizionare nei punti di accesso al nido, permette di eliminare la colonia alla radice. Questi prodotti sono trasportati dalle formiche operaie all’interno del nido, garantendo un’azione mirata e duratura.

Nei casi più gravi o estesi, tuttavia, è consigliabile rivolgersi a professionisti specializzati in disinfestazioni. Questi esperti sono in grado di individuare con precisione i punti critici e di applicare trattamenti efficaci senza causare ulteriori danni all’isolamento o alla struttura edilizia.

Importanza del cappotto termico e rischi associati

Il cappotto termico è uno degli interventi di efficientamento energetico più diffusi e performanti, riconosciuto anche dalla normativa europea e italiana. Grazie alla sua capacità di ridurre le dispersioni termiche e migliorare il comfort abitativo, contribuisce in modo significativo agli obiettivi di decarbonizzazione e risparmio energetico previsti dalle direttive europee.

Secondo studi recenti, un cappotto termico ben realizzato può durare oltre 25 anni, mantenendo elevate prestazioni di isolamento termico e acustico. La sua efficacia dipende anche dalla corretta manutenzione e dalla protezione contro agenti esterni, tra cui le formiche e altri parassiti che possono compromettere la sua integrità.

I materiali utilizzati per il cappotto termico sono molteplici: lana minerale, fibra di legno, sughero, polistirene espanso (EPS), polistirene estruso (XPS), poliuretano e pannelli in aerogel, ciascuno con caratteristiche tecniche specifiche e diversi livelli di resistenza agli agenti biologici. La scelta del materiale più adatto deve tenere conto anche della sua capacità di resistere all’attacco di insetti e della facilità di sigillatura durante la posa.

La tecnica di realizzazione prevede l’applicazione esterna di pannelli isolanti ancorati alle pareti con sistemi di fissaggio e colla, successivamente ricoperti da uno strato di rasatura armata e finitura protettiva. È fondamentale che tutti i componenti siano posati correttamente per evitare punti di ingresso per le formiche.

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