Incentivo per i genitori: in arrivo un bonus da 480 euro, un vero aiuto per le famiglie con figli. Tutto quello che c’è sa sapere.
È in arrivo il nuovo bonus mamme 2025, un contributo economico di 480 euro annui destinato a una platea più ampia di lavoratrici madri rispetto alle precedenti edizioni. La misura, varata dal governo Meloni nell’ambito delle iniziative a sostegno della natalità e della genitorialità, rappresenta un’evoluzione rispetto all’esonero contributivo, trasformandosi in un vero e proprio bonus erogato direttamente dall’INPS in un’unica soluzione.
Bonus mamme 2025: caratteristiche e destinatari
Il decreto omnibus del 20 giugno 2025 ha introdotto importanti novità per il bonus mamme. Per l’anno in corso, il beneficio consiste in un contributo una tantum di 480 euro che sarà versato a dicembre dall’INPS su richiesta della lavoratrice. La misura si rivolge alle donne con almeno due figli a carico, con un reddito da lavoro non superiore a 40.000 euro annui. Il calcolo prevede un importo di 40 euro per ogni mese di attività lavorativa svolta durante l’anno, fino a un massimo di 12 mensilità.
La novità principale consiste nell’estensione del bonus anche alle lavoratrici autonome e a termine, mentre restano escluse le lavoratrici domestiche e le mamme casalinghe. Questo cambiamento rende la misura più inclusiva rispetto al passato, superando i limiti della precedente decontribuzione parziale riservata alle sole dipendenti a tempo indeterminato.

Il bonus è esente da imposizione fiscale e contributiva, e viene erogato in un’unica tranche a dicembre 2025, rendendo più semplice e uniforme la fruizione del beneficio.
Per accedere al bonus, le lavoratrici devono soddisfare i seguenti requisiti:
- Essere lavoratrici dipendenti, autonome o con contratto a termine (escluse le lavoratrici domestiche e casalinghe);
- Avere almeno due figli a carico;
- Possedere un reddito da lavoro non superiore a 40.000 euro annui.
Il contributo spetta per ogni mese in cui la lavoratrice ha svolto attività lavorativa nel corso del 2025. Per le madri di due figli, il bonus è riconosciuto fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. Per chi ha tre o più figli, il beneficio si estende fino al diciottesimo anno del figlio più giovane.
Un dettaglio importante riguarda il calcolo del bonus per le lavoratrici con tre o più figli: per le mensilità nelle quali non è applicabile la defiscalizzazione, il contributo viene erogato come bonus. Parallelamente, resta in vigore fino al 2026 lo sgravio contributivo totale per le dipendenti a tempo indeterminato con almeno tre figli minorenni, che può raggiungere i 3.000 euro annui.
Come richiedere il bonus e stato attuale delle procedure
Diversamente dalla precedente modalità che prevedeva la comunicazione al datore di lavoro per usufruire della decontribuzione, la nuova misura deve essere richiesta direttamente all’INPS tramite una procedura telematica, ancora in fase di definizione. Al momento, il decreto attuativo del Ministero del Lavoro, in concerto con quello dell’Economia, non è stato ancora pubblicato, pertanto le domande non sono ancora presentabili.
L’INPS ha annunciato che, una volta approvato il decreto, sarà reso disponibile un servizio digitale dedicato alla richiesta del bonus, simile a quelli già utilizzati per altre agevolazioni. È importante sottolineare che i benefici non sono cumulabili: chi già usufruisce della precedente defiscalizzazione non potrà richiedere il bonus per le stesse mensilità.
I costi complessivi stimati per il 2025 ammontano a circa 480 milioni di euro, di cui 418 milioni destinati a oneri e 62 milioni a minori entrate fiscali.