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Tensioni nell’Euregio per il concorso “Prima la musica”: malumori tra i partecipanti

Malumori emergono nell’Euregio, dove l’Alto Adige sembra intenzionato a ritirarsi dal concorso per giovani talenti intitolato “Prima la musica“. Secondo quanto riportato dalla Tiroler Tageszeitung, questa competizione è attiva dal 2006 e ha recentemente visto la partecipazione di oltre 900 giovani musicisti durante l’ultima edizione, tenutasi a Landeck, in Tirolo, pochi giorni fa. Tra i partecipanti, ben 288 provenivano dall’Alto Adige. Tuttavia, Bolzano ha manifestato l’intenzione di uscire dal progetto a causa dell’elevato impegno organizzativo richiesto.

Discussione tra i governatori

La questione del ritiro dell’Alto Adige sarà oggetto di discussione tra i due governatori, Anton Mattle e Arno Kompatscher. Il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, è atteso nei prossimi giorni a Vienna per un incontro con il nuovo governo austriaco. Durante questo incontro, si affronteranno anche le trattative per il ripristino delle competenze di autonomia che erano state perse a seguito di sentenze della Consulta. Un altro tema cruciale che verrà discusso è quello relativo al transito di mezzi pesanti lungo l’asse del Brennero, un argomento che ha suscitato preoccupazioni e dibattiti nel corso degli anni.

Importanza del concorso “Prima la musica”

Nonostante le difficoltà, Innsbruck sottolinea l’importanza del concorso “Prima la musica” e si impegna a garantire la realizzazione della sua trentesima edizione nel 2026. Questo evento rappresenta un’importante opportunità per i giovani musicisti della regione, offrendo loro una piattaforma per esibirsi e farsi conoscere. La competizione non solo promuove il talento musicale, ma contribuisce anche a rafforzare i legami culturali tra le diverse province dell’Euregio.

La situazione attuale evidenzia le sfide che l’Alto Adige e il Tirolo affrontano nel mantenere un equilibrio tra le esigenze locali e la collaborazione regionale. Mentre Bolzano esprime preoccupazioni riguardo all’impegno organizzativo, Innsbruck continua a difendere il valore del concorso, che ha dimostrato di avere un impatto significativo sul panorama musicale giovanile. Le prossime settimane saranno decisive per comprendere come si evolverà questa situazione e quali decisioni verranno prese dai governatori coinvolti.

Cristina Battini

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