Dal 10 maggio al 2 giugno 2025, la Romagna ospiterà la rassegna Romagna in Fiore, un evento musicale diffuso che ha preso forma nel 2024 grazie all’iniziativa del Ravenna Festival. Questa manifestazione prevede nove concerti che si terranno in diverse località della Romagna, in particolare nelle aree maggiormente colpite dalle recenti alluvioni. Le città coinvolte includono Faenza, Modigliana, Riolo Terme, Ravenna, Bagnacavallo, Mercato Saraceno, Forlì, Castel Bolognese e Borgo Tossignano, estendendo l’attenzione anche a Bologna e ai suoi dintorni.
La rassegna si distingue per la presenza di artisti sia italiani che internazionali, tutti caratterizzati da una spiccata sensibilità per le tematiche ambientali. Il primo concerto avrà luogo il 10 maggio a Castel Raniero, dove i Modena City Ramblers, insieme a Martino Chieffo, daranno il via a questa serie di eventi. L’epilogo della manifestazione si svolgerà il 2 giugno a Riolo Terme, con la performance dell’artista israeliana Noa. Tra i nomi che arricchiranno il cartellone figurano anche Raphael Gualazzi, I Patagarri, Quintorigo con John De Leo, Ernst Reijseger e Cuncordu e Tenore de Orosei, Pfm Savana Funk, Fatoumata Diawara e Baba L’ Bluz.
Il costo dei biglietti per assistere ai concerti è fissato a cinque euro, con ingresso gratuito per coloro che hanno subito danni a causa delle alluvioni. Inoltre, una parte del ricavato del carnet sostenitore, che ammonta a 50 euro per i nove concerti, sarà destinata a sostenere le piccole biblioteche danneggiate dalle recenti calamità. Questa iniziativa mira non solo a promuovere la musica, ma anche a contribuire attivamente alla ricostruzione e al supporto delle comunità locali.
La presentazione di Romagna in Fiore si è svolta questa mattina a Bologna, alla presenza di Michele de Pascale, presidente dell’Emilia-Romagna, e dell’assessora regionale alla Cultura Gessica Allegni. Hanno partecipato anche il sovrintendente del Ravenna Festival, Antonio De Rosa, e il direttore artistico, Franco Masotti, insieme ai sindaci dei comuni coinvolti. De Pascale e Allegni hanno sottolineato l’importanza di unire impegno sociale, attenzione per l’ambiente e buona musica, definendo questi elementi come le fondamenta di una rassegna che intende coinvolgere e sostenere le comunità locali. Il programma si distingue per la sua ricchezza e per l’inclusione, un aspetto fondamentale che gli organizzatori si dicono orgogliosi di promuovere.
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