Angelo Branduardi ha presentato il suo nuovo tour intitolato Il Cantico ad Assisi, nella chiesa superiore della basilica di San Francesco, il 2 aprile 2025. Questo evento ha concluso il Giubileo della sostenibilità, una manifestazione culturale e spirituale di due giorni dedicata al tema Scienza e fede per la cura della casa comune. La data ha un significato particolare, coincidendo con l’ottocentesimo anniversario del Cantico delle Creature.
La basilica ha registrato una straordinaria affluenza di pubblico, con i presenti entusiasti per la reinterpretazione dell’album L’infinitamente piccolo, che narra la vita di San Francesco attraverso la musica. Fra Giulio Cesareo, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro convento, ha condiviso la sua esperienza di dialogo con Branduardi prima del concerto. Ha evidenziato l’affinità artistica tra il cantautore e il Santo di Assisi, sottolineando come la musica medievale dei trovatori abbia influenzato il maestro genovese e come Francesco si considerasse un giullare di Dio. Questo legame potrebbe aver contribuito al successo dell’album, che ha suscitato un grande interesse tra gli spettatori. Fra Cesareo ha anticipato che ulteriori eventi seguiranno nei prossimi mesi.
Durante la conversazione con fra Cesareo, disponibile su YouTube, Branduardi ha comunicato che non ha in programma altri lavori ispirati a San Francesco. “Non farò mai un altro disco sui Fioretti”, ha dichiarato, spiegando che, considerato il significato degli 800 anni dalla composizione del Cantico, ha deciso di riproporlo. Ha definito questo concerto come la data zero, promettendo che, sebbene non perfetto, migliorerà nel tempo.
Branduardi ha anche accennato alla sua produzione musicale, che conta già otto dischi, destinati a diventare nove l’anno prossimo, focalizzandosi sulla musica antica. Ha spiegato che esplorare il passato può portare a nuove scoperte, trovando affinità tra la musica gotica e quella contemporanea, suggerendo che un passo indietro può portare a progressi significativi.
Il concerto si è integrato perfettamente nell’iniziativa che ha coinvolto Arpa Umbria, altre Arpa regionali e i frati minori conventuali della Basilica di San Francesco, attraverso il loro progetto culturale Cortile di Francesco. Questa edizione è stata anticipata rispetto al consueto appuntamento di settembre, rendendo l’evento ancora più speciale.
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