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Sorrentino: la genesi di “L’infinito” tra conversazioni telefoniche con Contarello

Paolo Sorrentino ha rivelato in un recente incontro al BIF&ST di Bari la genesi di “L’infinito”, un film che segna la collaborazione tra lui e l’attore e sceneggiatore Umberto Contarello. Questo progetto, che sarà distribuito nelle sale il 15 maggio 2025 dalla Piper Film, nasce da una riflessione profonda sulle difficoltà e le frustrazioni che entrambi hanno vissuto negli ultimi anni.

Il personaggio di umberto contarello

Contarello, che interpreta un sceneggiatore di successo in crisi, introduce il suo personaggio con una frase che riassume perfettamente il suo stato d’animo: “la mia situazione è avvilimento”. La pellicola, girata in bianco e nero, esplora il viaggio interiore di quest’artista che si confronta con la sua incapacità di trovare un nuovo lavoro, mentre cerca di aiutare una giovane sceneggiatrice e di ricucire il rapporto con la figlia Elena. La narrazione è punteggiata da momenti di malinconia e ironia, riflettendo la complessità delle emozioni umane.

Cambiamenti nella vita privata

Nel film, il protagonista affronta anche il cambiamento della sua vita privata, spostandosi in una nuova casa e intrattenendo rapporti fugaci con ex partner, ma la sua esistenza rimane segnata da un senso di indolenza. Un personaggio chiave nella sua vita è il maggiordomo storico, affiancato da una giovane suora armena, che si distingue per la sua abilità nel lavare i vetri con fogli di giornale.

La genesi del film

Durante una conversazione telefonica con Sorrentino, Contarello ha condiviso come l’idea di realizzare questo film sia emersa in modo spontaneo. Dopo aver espresso le sue preoccupazioni riguardo a una depressione iniziale, Sorrentino gli ha proposto di girare un film insieme, sottolineando l’importanza di creare un’opera libera e intima. “Un film su cosa? Su di te, visto che farai anche il protagonista”, ha affermato Sorrentino, dando vita a un progetto che riflette le esperienze personali di entrambi, arricchendole con una narrazione cinematografica profonda e significativa.

Riflessioni sulla condizione umana

Con “L’infinito”, Sorrentino e Contarello ci invitano a riflettere sulla condizione umana e sulle sfide che ognuno di noi affronta, trasformando le lamentele in una forma d’arte.

Luisa Bindi

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