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Sergio Rubini: “Le serie tv? Preferisco gli animali da compagnia”

Sergio Rubini, noto regista e attore, ha tenuto un intervento appassionato al Teatro Petruzzelli di Bari il 2 aprile 2025, dopo la proiezione del suo film “Il viaggio della sposa”. Durante l’evento, Rubini ha esplorato il valore del linguaggio cinematografico, sottolineando la differenza tra film e serie TV. Ha affermato che, mentre un film invita a una riflessione profonda, una serie offre un intrattenimento più leggero, quasi come un animale domestico che fa compagnia.

Temi di attualità

Il regista ha anche toccato temi di grande attualità, come il crescente populismo e nazionalismo. Ha osservato come molte nazioni stiano cercando di unirsi, ma spesso con l’intento di tutelare i propri interessi. “È come se dei muti si impongano il compito di dialogare”, ha commentato Rubini, evidenziando la difficoltà di creare una vera collaborazione tra stati. Ha citato l’esempio di Donald Trump, il quale si è autodefinito il “più grande nemico dell’Europa”, lasciando intendere che è impossibile trovare un accordo con una simile posizione.

Finanziamento ai film italiani

Un altro argomento affrontato da Rubini è stato il finanziamento ai film italiani, in particolare quelli che raccontano la storia del paese e dei suoi personaggi. Ha espresso la sua sorpresa nel trovarsi in accordo con alcune posizioni della destra, pur non identificandosi politicamente con essa. “Le parole hanno un peso”, ha affermato, insistendo sulla necessità di difendere la nostra storia. Ha messo in luce come molti dei documentari sulla storia italiana siano prodotti da paesi stranieri, come Regno Unito e Germania, e ha sollevato la questione di perché non dovremmo essere noi a raccontare la nostra storia.

Produzione straniera e storie italiane

Rubini ha anche menzionato il caso di “M”, una serie Netflix basata su un libro di Antonio Scurati, diretta da un regista inglese. Ha espresso il suo disappunto per il fatto che una produzione straniera si occupi di una storia italiana, paragonando la situazione a quella in cui un regista americano non sarebbe mai autorizzato a realizzare un biopic su un presidente italiano.

Premio Bif&st Arte del Cinema

La serata si è conclusa con la consegna del Premio Bif&st Arte del Cinema a Rubini, un riconoscimento che celebra il suo contributo significativo al panorama cinematografico italiano.

Luisa Bindi

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