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Depardieu, terzo giorno di udienze: si intensificano le tensioni con l’accusa

Nel terzo giorno di udienze legali, il 15 gennaio 2025, l’attore francese Gérard Depardieu si è trovato a dover rispondere alle accuse di molestie e violenze sessuali presentate da due donne che hanno lavorato con lui sul set del film “Les Volets Verts” nel 2021. Durante l’udienza, si è svolto un confronto diretto con Sarah, assistente alla regia del film, che ha raccontato episodi di presunti abusi.

Confronto con l’accusatrice

Dopo un confronto precedente con un’altra accusatrice, Amélie, in cui Depardieu ha ammesso di aver usato un linguaggio inappropriato ma ha negato qualsiasi violenza sessuale, l’attore di 76 anni ha dovuto affrontare le dichiarazioni di Sarah. Quest’ultima ha descritto in aula di essere stata toccata più volte da Depardieu, specificando: “Mi sono ritrovata bloccata contro una porta e lui mi ha messo una mano sul seno”. In risposta, Depardieu ha dichiarato: “Mi dispiace, mi piace molto questa ragazza, fa benissimo il suo lavoro, ma io non sono uno che si diverte a umiliarla o a toccarla”.

Minimizzazione delle azioni

L’attore ha cercato di minimizzare le sue azioni, affermando che “una mano sul sedere non è una violenza sessuale” e sottolineando che una vera violenza sessuale è di gravità superiore. Ha negato di aver mai toccato Sarah in modo inappropriato, affermando: “Non ho né messo una mano sul sedere, né sul seno”.

Reazione dell’avvocato

L’avvocato di Sarah ha prontamente controbattuto, chiedendo: “Quindi, lei dice che un’aggressione sessuale è più grave di una mano sul sedere?”. La reazione del legale di Depardieu è stata immediata: “Non gli fate dire quello che non ha detto”. Questo scambio ha alimentato ulteriori tensioni tra le parti legali, con il presidente del tribunale che ha minacciato di sospendere l’udienza.

Clima teso in aula

Il clima si è fatto ancora più teso quando Sarah ha affermato che Depardieu era diventato ostile nei suoi confronti dopo che lei aveva segnalato il suo comportamento alla responsabile. Ha descritto l’attore come “volgare”, sostenendo che lo stesso l’aveva trattata come una “spia” o una “pazza”. Chiamato a difendersi, Depardieu ha ribadito la sua preferenza per interagire con uomini sul set, affermando: “Io sono volgare. Preferisco un uomo”.

Attenzione mediatica e sociale

Le udienze continuano, mantenendo alta l’attenzione su un caso che sta suscitando grande interesse mediatico e sociale.

Luisa Bindi

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